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Silvia Nocera e il viaggio nella memoria perduta

Nel nuovo episodio della serie Le Interviste agli Autori e alle Autrici della casa editrice Multimage, Fulvio Faro incontra Silvia Nocera, autrice del libro “AAA Memoria perduta cercasi”. Un dialogo intenso e toccante, che parte da un’esperienza personale per esplorare con lucidità e compassione il tema dell’Alzheimer, tra dati, testimonianze e riflessioni profonde sull’accompagnamento dei malati e dei loro familiari.

Di Redazione Multimage

“Non è mai tutto inutile”

Con queste parole, Silvia Nocera sintetizza lo spirito del suo libro “AAA Memoria perduta cercasi”, dedicato a chi si trova ad accompagnare una persona affetta da Alzheimer. Intervistata da Fulvio Faro, Nocera ci guida in un percorso che intreccia la conoscenza scientifica con la dimensione umana e affettiva della cura.

L’autrice parte da un dato personale — la malattia della madre — per dare voce a una riflessione più ampia: quella sull’assenza di consapevolezza e informazione che ancora circonda le demenze. “Due persone su tre pensano che la demenza sia una conseguenza naturale dell’invecchiamento,” ricorda Nocera, citando il Rapporto Mondiale sulla Demenza del 2019. È da questa constatazione che nasce il suo desiderio di scrivere: colmare un vuoto informativo, ma anche offrire un sostegno emotivo a chi vive ogni giorno la complessità di questa esperienza.

Nel libro si alternano contributi di taglio medico e testimonianze personali, in un equilibrio delicato tra competenza e sensibilità. Con l’aiuto della geriatra Chiara Catananti, Nocera affronta temi come le terapie non farmacologiche, la scelta delle strutture residenziali e l’importanza di un approccio che miri non solo alla sopravvivenza, ma alla qualità della vita.

Uno dei momenti più intensi dell’intervista è la lettura di un sogno riportato nel libro, in cui l’autrice racconta la sensazione di smarrimento e disorientamento tipica dell’agnosia, riuscendo a far percepire con rara immediatezza cosa significhi “perdere” i punti di riferimento della realtà.

Il messaggio finale è chiaro: l’affetto è indispensabile, ma non basta da solo. Serve conoscenza, preparazione, sostegno reciproco. Le associazioni di familiari e caregiver diventano in questo senso un faro, offrendo formazione, ascolto e reti di solidarietà.

AAA Memoria perduta cercasi” è dunque molto più di un libro sull’Alzheimer: è un invito a guardare la malattia con consapevolezza e compassione, senza cedere al senso di impotenza. Perché, come sottolinea Nocera, anche quando la memoria si perde, resta intatta la possibilità di prendersi cura, con coscienza e amore.

Le Interviste agli Autori e alle Autrici - Silvia Nocera - AAA Memoria perduta cercasi